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Dry Martyn

Angelo Pinna | Ernesto Assante
Prisma Vol 1 #1

30% Rock – due dita di reggae – una spruzzata die folk

Fa bene chi dice, nell'anno 1980, che non bisogna a «riscoprire» John Martyn, ma semplicemente dare a lui e alla sua musica lo spazio che merita, per dodici anni di carriera che annoverano più luci che punti oscuri, sin dal lontano London Conversation, che narrava del folk, fino a giungere al nuovo Grace & Danger, ennesima prova di lucidità e di rinnovamento.

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John Martyn | Intervista [Rockerilla]

Ugo Bacci | Elena Riva
Rockerilla #10

Una vita, quella di John Martyn, percorsa in una dozzina di sequenze, di cui, almeno tre, Solid Air, Inside Out e Grace & Danger, l'ultimo lavoro, passeranno alla storia della rock music, componendone una pagina atipica ed intelligente, confortata dall'apporto geniale di poche altre menti non meno valide e particolari: Nick Drake per primo, Jon Mark, Jonny Almond, Pete Atkin, Roy Harper, Michael Chapman, Kevin Coyne e qualche altro.

E' Hamish lmlach, chitarrista e folksinger scozzese molto vicino alla tradizione, a dargli i primi rudimenti alla chitarra, ma la cronaca vuole che sia Bert Jansch, in un solo anno, a smaliziarlo su tutte le difficoltà del finger picking più evoluto. Ed è subito l'esordio, precoce, ben promettente.

Incontro con John Martyn

Maurizio Alieni, Giancarlo Susanna
Il Mucchio Selvaggio

È una fredda mattinata di fine novembre e un vento fastidioso spazza le vie della città, asciugando la pioggia della sera precedente. Quella pioggia che aveva in modo insistente e inopportuno disturbato il concerto di John Martyn.

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One World - Island ILPS 9492

1 Mar 1978
Il Mucchio Selvaggio
Massimo Stefani

John Martyn

Sulla seconda facciata qualcosa di migliore come «One World» e «Smiling Stranger» non basta a sollevare questo album. Tenete a mente «Bless The Weather», «Solid Air» e «Inside Out» se volete conoscere John Martyn.

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One World

John Martyn | Bianca Luna Blues

Marco Fumagalli
Gong Vol III #1

Siamo nel 1976, e qualcuno sostiene che dovremmo «riscoprire» John Martyn: a tanto siamo arrivati, dopo otto anni di musica lanciata con regolarità terribile dagli studi Island, mentre «certa» stampa portava alle stelle Lindisfarne e Amazing Blondel... eppure anche queste incongruenze surreali fanno parte del bagaglio inesauribile di uno show-biz sottoculturato come il nostro, incapace di rischiare musica vera quando le classifiche anglosassoni tacciono e i Focus della situazione imperversano...

Sunday's Child – Island ILPS 9296

6 Apr 1975
Ciao 2001 Vol VII #13
Maria Laura Giulietti

L'Uomo Comune

In «Sunday's Child», l'ottavo album di John Martyn,
si celebrano le aspirazioni dell'uomo comune, di tutti i giorni:
gioia della famiglia, nella tranquillità più piena si raccolgono i frutti di una vita,
nella dolcezza si ritrovano i desideri dell'amore...
un lavoro che fa fare un passo avanti alla buona musica
e lascia arretrare l'abbaglio e il glam. Anteprima.

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